Pietre Miliari e Record Storici

1975 – Fondazione del Centro Prove

Il Centro Prove è stato fondato il 1 luglio 1975 con la denominazione “Società Autopiste Sperimentale Nardò”. Il primo nucleo del Nardò Technical Center era costituito dall’antica Masseria Fattizze (ora adibita ad uffici amministrativi), due officine, una torre osservatorio e la famosa Pista Circolare.

1980 – Potenziamento Standard di Sicurezza

Con l’installazione dei cosiddetti «Anti-Dozing-Bumps» (dossi anti sonno), già dal 1980 gli standard di sicurezza vengono portati ad un livello elevato: i dossi consentono di segnalare ai driver un’eventuale abbandono della carreggiata in caso di colpo di sonno. Negli anni successivi è stato istituito il primo sistema di segnalazione incidenti sul circuito, che permetteva di segnalare repentinamente a tutti i piloti, le situazioni di pericolo verificatesi in pista.

1999 - Acquisizione del Gruppo Prototipo

Dopo 24 anni dalla sua fondazione, il Gruppo Prototipo acquisisce il centro prove: la società fornitrice di servizi di testing, nata in Piemonte nel 1991, amplia l’offerta di strutture di collaudo, aggiungendo il Nardò Technical Center tra le proprie strutture.

La sala emissioni consentiva un’innovativa attività di misurazione delle emissioni dei motori a benzina e diesel, con relativa misurazione del consumo di carburante ed attività di testing su emissioni ed efficienza catalitica.

2000 – Ampliamento Area Officine

Per soddisfare le esigenze del numero sempre crescente di clienti, nel 2000 sono state costruiti quattro nuovi edifici ad uso officine. La superficie che ospita officine ed uffici a disposizione dei clienti ammonta complessivamente a circa 5000 m².

2002 – Ampliamento dei Circuiti: Pavimentazioni Speciali e Pista Rumore

Un importante ampliamento del Centro Prove è rappresentato dalla costruzione delle «Pavimentazioni Speciali» nel 2002: vengono realizzati sei diversi rivestimenti per la verifica ottimale del confort di guida. Un’ulteriore innovazione è rappresentata dalla realizzazione della «Pista Rumore» con rivestimento speciale per la misurazione del rumore di transito

2008 – Apertura Pista Handling

La Pista Handling, lunga 6.222 metri, è costituita da un unico rettilineo e da curve di ampiezza e pendenza laterale sempre differenti. Il percorso, ispirato a circuiti di Formula 1, nella sua prima accezione, denominava le 16 curve con gli antichi nomi del territorio salentino (Leuca, Castrum, Hydruntum, Apulia, Egnatia, Messapia, Neretum, ecc.)

2012 – Porsche Engineering acquisisce Nardò Technical Center

La società affiliata di Porsche AG specializzata nell’offerta di servizi ingegneristici, acquisisce il Nardò Technical Center. Il Centro Prove del Sud Italia amplia così il portfolio di servizi di Porsche Engineering che vanta oltre 80 anni di esperienza negli ambiti di progettazione e sviluppo, sia nell’industria automobilistica che in altri settori.

2015 – 40° Anniversario del Centro Prove

In occasione del suo 40° anniversario Nardò Technical Center si presenta più innovativo e dinamico che mai: investe in modo considerevole nelle infrastrutture di sicurezza e nei progetti di costruzione e rinnovo per continuare a soddisfare pienamente le esigenze dei clienti, anche in prospettiva futura.

2017 - Riasfalto Pista Rumore

Obbiettivo della ristrutturazione è il ripristino dello strato superficiale dell’asfalto utilizzando elevati requisiti di tessitura superficiale, per una perfetta aderenza del manto di usura, migliorando allo stesso tempo i già elevati standard di sicurezza.

2019 – Ristrutturazione Impianti: Pista Circolare Auto e Piattaforma Dinamica Auto

La Pista Circolare Auto - lunga 12,6 km – viene interamente ristrutturata e viene installato anche un innovativo sistema guardrail, appositamente sviluppato da Porsche Engineering per Nardò specificatamente per i test ad alte prestazioni. L'operazione ha riguardato anche la ristrutturazione completa della Piattaforma Dinamica Auto, con una nuova superficie dinamica di 106.000 m2.

2022 – 10 Anni con Porsche e Infrastruttura 5G

10 Anni con Porsche - Il centro prove, di proprietà di Porsche e gestito da Porsche Engineering, celebra il suo decimo anniversario dall'acquisizione da parte del produttore tedesco di auto sportive. In questo periodo, NTC si è trasformato da un campo di prova con piste e strutture uniche in un centro integrato per il test, la convalida e lo sviluppo ad alte prestazioni di veicoli intelligenti e connessi.

Infrastruttura 5G – Porsche Engineering e Vodafone Business hanno realizzato presso Nardò Technical Center la prima rete mobile privata ibrida 5G in Europa, dedicata allo sviluppo di veicoli intelligenti e connessi.

2023 - Divisione Software

Nel giugno 2023, Nardò Technical Center ha aperto una nuova divisione dedicata allo sviluppo software per veicoli intelligenti e connessi. Con questa nuova divisione, il centro prove sottolinea ulteriormente il suo ruolo come partner tecnologico per lo sviluppo e la validazione integrata dei veicoli del futuro.

1977 - Niki Lauda testa la Ferrari 312T a sei ruote

La Ferrari 312 T2 che Niki Lauda testa sul circuito il 13 marzo 1977 è un prototipo unico. Il suo obiettivo è migliorare l'aerodinamica della vettura e per questo motivo è dotata di 6 ruote e 4 ruote anteriori sull'asse posteriore.

1979 – Mercedes-Benz C111 – IV stabilisce il record italiano di velocità

Viene superata la barriera dei 400 km/h con un’auto realizzata appositamente: la Mercedes-Benz C111- IV raggiunge la velocità di 403,978 km/h.

Con questa vettura l’ingegnere capo Hans Liebold percorse il “giro lanciato” sul circuito di Nardò in 1:57 min.

1980 - Volkswagen ARVW

Oltre 5 m di lunghezza, oltre 360 km/h di velocità, solo 13,6 litri di consumo carburante per 100 km e una sola persona a bordo: si tratta della ARVW (Aerodynamic Research VW) che a ottobre 1980 stabilì 6 record di categoria e due record mondiali di velocità sul circuito di Nardò.

1982 - Porsche 928 S e Alfa Romeo

Porsche: Il 07 novembre 1982 la Porsche 928 S stabilisce il record di velocità in 24 ore, coprendo 6.033 chilometri ad una velocità media di 251,4 km/h.

Alfa Romeo Giulietta: Nell’ottobre 1982, 4 modelli di serie «Alfasud Sprint veloce 1.5», «Alfetta turbodiesel», «Nuova Giulietta 2.0», «Nuova Giulietta 2.0 turbodiesel» conqusitano 18 record internazionali di velocità e durata, sulla pista di Nardò: 40.000 km pari al giro del mondo, percorsi a medie eccezionali.

1983 - Mercedes-Benz 190 E 2.3-16

Mercedes-Benz 190 E 2.3-16 fu una stella dell'anno 1983: in sole 201 ore, 39 minuti e 43 secondi ha percorso una distanza di 50.000 chilometri.

Oltre a questo risultato vengono stabiliti altri due record mondiali su una distanza di 25.000 chilometri e 9 record nella sua categoria. Per il veicolo e soprattutto per il nuovo motore a quattro valvole, questo risultato ha dato impressionante prova dell'affidabilità su lunghe distanze estreme.

1986 - Elf France prototipo moto 500cc

Quattro i piloti che si sono alternati per questa impresa: Hubert Auriol ha realizza i 10 km fermati in partenza sulla R, Eric Courly il miglio lanciato sulla 500, mentre Ron Haslam e Christian Le Liard, classici tra i piloti Elf, hanno raccolto gli altri trofei. Il più spettacolare di questi è stato il chilometro lanciato, effettuato da Le Liard sull'Elfo-R a 306.491 - km/h, la velocità massima registrata puntualmente in piedi a più di 312 km/h.

1988 – Audi 4: 1000 km media velocità 326,403

Dopo aver introdotto i loro nuovi motori a cinque valvole, nel 1988 Audi si recò a Nardò con tre prototipi: motori a cinque cilindri/cinque valvole, turbo-compressi, 650 CV, 2,9 bar di pressione, 6500 RPM, trazione integrale, convertitore catalitico, tetto/porte in alluminio e cofani in kevlar. Velocità massima fino a 400 km/h. Il cambio del pilota, degli pneumatici e dell'olio motore completo poteva essere effettuato in 25 secondi. Nello stesso tempo veniva effettuato il rifornimento di 340 litri di benzina senza piombo. I piloti erano principalmente corridori di auto sportive di lingua tedesca come Walter Lechner, Olaf Manthey, Sigi Brunn, Hellmut Mundas o Rudi Seher. Il team è riuscito a ottenere diversi record mondiali approvati dalla FIA, tra cui 500 miglia - 324,509 km/h, 1000 chilometri - 326,403 km/h.

1993 – Porsche e Honda

Porsche: la 928 GTS ha battuto il record mondiale di velocità sulle 24 ore che la 928 S deteneva da undici anni. Il nuovo record di velocità media, stabilito nel 1993 sull'anello di Nardò, è di 165 mph/265 km/h. Si tratta di una velocità media su un tempo di 24 ore che comprendeva le frequenti soste ai box per il rifornimento e i cambi di pilota.

Honda: la Honda NR 750 cc entra nel Guinness dei primati con il suo pilota Loris Capirossi, protagonista di diversi record di velocità tra cui quelli sul chilometro (299,825 km/h) e sui 10 km (a 283,551 km/h) con partenza da fermo.

1994 – Moto Elettrica «Violent Violet» - Fabio Fazi, Max Biaggi: chilometro lanciato 164,498 km/h

"Violent Violet" Electric Motorcycle - Fabio Fazi, Max Biaggi: 164.498 km/h launched kilometre: Sulla pista di Nardò, Max Biaggi stabilisce 5 primati del mondo sulla Violent Violet, con un peso di 232kg: sul ¼ di miglio, sul chilometro, su miglio da fermo, oltre al record sul chilometro e miglio lanciato.

Motorrad, Suzuki, Metzeler- Suzuki RF900R: La Suzuki RF900R ebbe successo in numerosi tentativi di record a lunga distanza grazie alla guida di veri talenti e agli pneumatici montati - i Metzeler. La media e velocità registrati furono impressionanti: 162 mph per ora e 152 mph per 24 ore.

Bugatti EB110GT: Il 2 luglio 1994 la Bugatti EB110GT, pilotata da Loris Bicocchi, stabilisce il record di velocità per auto alimentata a metano con omologazione stradale, raggiungendo una velocità di 344,7 km/h.

1995 - Bertone Z.E.R. e Aprilia

Bertone Z.E.R.: Il 21 maggio 1995, sulla pista di Nardo’, la Bertone ZER (Zero Emission Record), raggiunge i 303,977 chilometri orari. Al volante Oscar De Vita, un ingegnere di venticinque anni.

La ZER, lunga 4,2 metri e pesante 890 chilogrammi, utilizzava un motore con magneti permanenti.

Aprilia: Con l'Aprilia 250 cc si registra il chilometro lanciato ad una velocità di 254,021 chilometri orari.

2000 – Pirelli/Pennisi – Suzuki GSX 1300

Pirelli ha stabilito dodici nuovi record mondiali di velocità per motociclette.
L'impresa è stata completata in 24 ore da un team composto da 9 piloti. I record sono stati stabiliti in due diverse categorie di record utilizzando una Suzuki GSXR 750R e una Suzuki Hayabusa.
In particolare, la Suzuki Hayabusa 1300 ha stabilito dieci record mondiali, incluso il record del chilometro lanciato - la migliore performance di sempre su quella distanza.

2002 - Lamborghini "Murcielago" e Volkswagen W12 Nardò

Lamborghini: Sull'anello di 12,6 km, Lamborghini completa 22 su 25 giri ad una velocità media di oltre 320 km/h, stabilendo così il record di velocità internazionale di 1 ora per le auto di serie (Categoria B), motore alternativo non turbo a quattro tempi (Gruppo II) per autoveicoli con cilindrata totale di oltre 6.000 cc (Classe 18), percorrendo 305.041 km (189.543 miglia). Alla guida della "Murcielago", Giorgio Sanna, collaudatore Lamborghini Test & Development.

Volkswagen: Il 24 febbraio 2002 Volkswagen W12 nota anche come Volkswagen Nardò stabilisce il record mondiale di velocità media su 24 ore, coprendo una distanza di 7740,576 km ad una velocità media di 322,891 km/h. Al volante, Giorgio Sanna.

2004 - Eliica

Nel 2004 la concept car elettrica Eliica, caratterizzata da 8 ruote motrici, raggiunge la velocità di 370 km/h sul circuito di Nardò.

2005 - Koenigsegg CCR

Il 28 febbraio 2005 la Koenigsegg CCR, pilotata da Loris Bicocchi, stabilisce il record di velocità per una vettura di serie, toccando i 388 km/h.

2008 - Mercedes-Benz Truck - Actros III

Test di misurazione effettuato con un autocarri di 40 tonnellate: «Actros Mercedes-Benz» percorre 12.728,94 chilometri con 19,44 litri di gasolio. Per questo record, gli osservatori del «Guinnes World Records» hanno ritenuto opportuno inserirlo nella categoria «The most fuel efficient 40 ton Truck».

2009 – Pneumatico Pirelli «Angel ST»: record del mondo

Utilizzando un solo set di gomme Angel ST montate sulla Suzuki Hayabusa GSX R 1300 modello 2009,è stata coperta la distanza di 5135,071 chilometri ad una velocità media di 213,961 Km/h in una estenuante prova di durata non stop. Paragonabile ad un giro stradale di 12000 chilometri a velocità touring (80-100 km/h), il test ha dimostrato un'eccellente consistenza della prestazione del pneumatico, realizzando il record del mondo di durata di 24 ore per la categoria FIM A11 (classe da 1000cc a 1350cc).

2019 – Porsche Taycan: Test di Durata

Il 18 agosto 2019 un esemplare pre-serie dell’elettrica Porche-Taycan ha coperto la distanza di 3,425 km in sole 24 ore. La distanza è equivalente ad un viaggio percorso dal sud della Puglia (sud-Italia) al centro della Norvegia.

2021 – Blizz Primatist

Nel 2021, il prototipo elettrico italiano Blizz Primatist ha stabilito sette record mondiali tra velocità, durata e distanza in due diverse categorie. Al volante il suo designer e sviluppatore, Gianmaria Aghem.

Il 30 aprile ha percorso le distanze di dieci miglia, 100 km e 100 miglia alla velocità media più alta che i veicoli elettrici fino a 500 kg di peso abbiano mai raggiunto fino ad oggi. Il 1° maggio sono seguiti altri tre record nelle prove cronometrate di 100 miglia, 100 km e 100 miglia nella classe dei veicoli elettrici da 500 a 1.000 kg.

Aghem ha rinunciato alla possibilità di stabilire un ottavo record: quello di un'ora per veicoli elettrici fino a 1.000 kg. Quel record è ancora detenuto dalla Z.E.R., con 199,881 km.

2023 – Triumph Motorcycle e Blizz Primatist Hybrid

Triumph: il 30 aprile 2023 il motociclista Iván Cervantes ha conquistato il titolo del Guinness World Records percorrendo 4012,53 km in 24 ore a bordo di una Tiger 1200 GT Explorer sull'anello dell'Alta Velocità. La distanza è equivalente a quella di viaggiare da Londra alla Grande Piramide di Giza in un solo giorno.

Con una velocità media di 167,79 km/h, ha battuto il record esistente per l' alta distanza in moto in 24 ore (individuale) di oltre 600 km, stabilendo un nuovo punto di riferimento per questa sfida.

Blizz Primatist Hybrid: progettata e realizzata da un team tutto italiano coordinato dall’imprenditore e pilota torinese Gianmaria Aghem (classe 1947).

Da sabato 30 settembre a giovedì 5 ottobre, sull'anello ad alta velocità, la monoposto ha siglato ben 8 record mondiali di velocità, durata e distanza nella categoria A Gruppo XI (motore ibrido) Classe 1 fino a 500 kg e Classe 2 oltre i 500 kg.